domenica 20 settembre 2015

Sabato 19 settembre 2015





È stata una giornata strana sabato 19 settembre.
Non so perché mi sono svegliata alle 7,40 e alle 10,28 avevo già fatto tantissime cose.
Più tardi ho suonato l'ukulele, non lo facevo da tanti mesi. Forse un anno.
Ho cucinato.
Sono riuscita a prendere l'autobus numero 3 al volo.
Ho pranzato con Elena e Caterina, come non facevo da anni.
Ho tagliato i capelli e mi sono fatta fare la frangia. Mi hanno stirato i capelli, solo che io non lo facevo da 6 mesi, non so più vedermi con i capelli lisci.
Sono rimasta intrappolata nell'ascensore per 15 minuti con la mia vicina di casa, fra il primo piano e il piano terra.
Ho scoperto che l'allarme del mio ascensore suona a intervalli non regolari e spesso suona a vuoto.
Sono riuscita a uscire dall'ascensore.
La sera tutti hanno voluto esprimersi sul mio taglio di capelli, c'è chi ha detto che sto bene e chi invece ha voluto dirmi che la mia frangia non gli piaceva. Io non avevo chiesto il parere a nessuno.
Ho avuto la notizia di due morti improvvise senza un perché se non il destino.
La prima è una donna che, ogni giorno scendendo dal treno, invece di imboccare il sottopassaggio come fanno tutti, aveva l'uso di attraversare i binari. Lo faceva da anni. Qualche giorno fa ha attraversato i binari, come suo solito, ma si deve essere trattenuta un po' prima di farlo, perché è passato un treno. Lei è caduta, si è rialzata ed è morta.
Il protagonista della seconda storia è un uomo. Stava potando un albero, è caduto, si è rialzato, è morto.
Rincasando ho fatto 6 rampe di scale a piedi, con i tacchi, perché l'ascensore era ancora rotto fra il primo piano e il piano terra.
Quando è calata la notte ho riflettuto.
Ho avuto paura della morte.

Non sono riuscita ad addormentarmi.

Nessun commento:

Posta un commento