In viaggio si dorme. Tutto il resto è fuori questione!
Ognuno dorme come meglio gli riesce,ognuno a modo suo e
nessuno mai è riuscito a dormire in un modo dignitoso su un mezzo di
trasporto.
Ci sono i riflessivi del sedile. Testa a penzoloni e braccia
conserte, chiusi su se stessi,ma che al primo sobbalzo rischiano di
sbatterla quella testa…
per non parlare della cervicale… ahimè la cervicale.
per non parlare della cervicale… ahimè la cervicale.
Chi di cervicale vive di cervicale muore,così dice il
proverbio… no?
Ci sono quelli che, per non sbagliare,la testa la buttano all’indietro, solitamente
con la bocca aperta, rivoletto di saliva che gli scende sul mento e arti
completamente abbandonati, si gettano
fra le braccia di Morfeo e chi si è visto si è visto.
Poi ci sono quelli più composti. Occhiali da sole scuri
anche in galleria e rimirano il paesaggio, anche in galleria! Ma che
paesaggio! Vibrano al vibrare del finestrino perché dormono come ghiri, non
ci cascate. Ogni tanto qualcuno si avvicina e apostrofa un timido “posso
sedermi?” ma la risposta non arriverà mai.
Dopo di che abbiamo gli spigliati. Loro dormono e non lo nascondono, chi se ne frega delle etichette, si stravaccano su 2 o 3 sedili alla volta, tavolini, valigie, giornali, passeggeri vari, tutto serve per dormire. Ogni cosa è materasso, ogni essere è casa. Poi arriva il controllore e al sentire “Biglietto” saltano.
Alcuni almeno. Si rimettono in ordine, come se fossero stati
sempre belli composti e ordinati. Altri invece non se ne fregano nulla manco
del controllore. Dormono, ma tanto si sa dormono tutti… anche in equilibrio
precario.
Infatti la categoria di viaggiatori dormiglioni più
pericolosa sono loro, quelli che cascano di lato. Cadono come corpo morto cade….
Si sentono anche i boscaioli che nel vedere l’appisolamento urlano l’avviso “CAAAAADEEEEEEE!!!”
Se trovano
qualcuno o qualcosa sul lato ci si appoggiano come fosse un cuscino, altrimenti
restano appesi di lato tutto il viaggio, abbandonati all'andamento di treni,
autobus o aerei, con un’unica cintura di
sicurezza: il bracciolo, a cui insomma devono la vita.
Su un bus si arriva perfino a dormire in piedi aggrappati
alla cappelliera se non si trova posto a sedere.
Sempre che qualcuno non li disturbi poverini i viaggiatori dormono, e io al vostro
posto non lo farei, perché i pendolari sonnolenti sono vendicativi.
E io? Chiedete a me? Si io dormo. Mi sto organizzando per
fare il famoso “Ghiro d’Italia”
Il mio progetto è di partire da Santa Maria di Leuca e
arrivare ad Aosta senza aprire occhio…
Però ora mi è venuto sonno… buonanotte viaggiatori!
Nessun commento:
Posta un commento