mercoledì 2 luglio 2014

Shhh c'è gente che dorme!


In viaggio si dorme. Tutto il resto è fuori questione!

Ognuno dorme come meglio gli riesce,ognuno a modo suo e nessuno mai è riuscito a dormire in un modo dignitoso su un mezzo di trasporto.

Ci sono i riflessivi del sedile. Testa a penzoloni e braccia conserte, chiusi su se stessi,ma che al primo sobbalzo rischiano di sbatterla  quella testa… 
per non parlare della cervicale… ahimè la cervicale.

Chi di cervicale vive di cervicale muore,così dice il proverbio… no?

Ci sono quelli che, per non sbagliare,la testa la buttano all’indietro, solitamente con la bocca aperta, rivoletto di saliva che gli scende sul mento e arti completamente abbandonati, si gettano fra le braccia di Morfeo e chi si è visto si è visto.

Poi ci sono quelli più composti. Occhiali da sole scuri anche in galleria e rimirano il paesaggio, anche in galleria! Ma che paesaggio! Vibrano al vibrare del finestrino perché dormono come ghiri, non ci cascate. Ogni tanto qualcuno si avvicina e apostrofa un timido “posso sedermi?” ma la risposta non arriverà mai.

























Dopo di che abbiamo gli spigliati. Loro dormono e non lo nascondono, chi se  ne frega delle etichette, si stravaccano su 2 o 3 sedili alla volta, tavolini, valigie, giornali, passeggeri vari, tutto serve per dormire. Ogni cosa è materasso, ogni essere è casa. Poi arriva il controllore e al sentire “Biglietto” saltano.
Alcuni almeno. Si rimettono in ordine, come se fossero stati sempre belli composti e ordinati. Altri invece non se ne fregano nulla manco del controllore. Dormono, ma tanto si sa dormono tutti… anche in equilibrio precario.

Infatti la categoria di viaggiatori dormiglioni più pericolosa sono loro, quelli che cascano di lato. Cadono come corpo morto cade…. Si sentono anche i boscaioli che nel vedere l’appisolamento urlano l’avviso “CAAAAADEEEEEEE!!!”
Se trovano qualcuno o qualcosa sul lato ci si appoggiano come fosse un cuscino, altrimenti restano appesi di lato tutto il viaggio, abbandonati all'andamento di treni, autobus  o aerei, con un’unica cintura di sicurezza: il bracciolo, a cui insomma devono la vita.
Su un bus si arriva perfino a dormire in piedi aggrappati alla cappelliera se non si trova posto a sedere.

Sempre che qualcuno non li disturbi poverini i viaggiatori dormono, e io al vostro posto non lo farei, perché i pendolari sonnolenti sono vendicativi.
E io? Chiedete a me? Si io dormo. Mi sto organizzando per fare il famoso “Ghiro d’Italia”
Il mio progetto è di partire da Santa Maria di Leuca e arrivare ad Aosta senza aprire occhio…


Però ora mi è venuto sonno… buonanotte viaggiatori!




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